27/2/2020

Consapevole che un'insegnante funge da collante tra genitori e servizi (neuropsichiatria, assistenti sociali, ecc...) spesso rifletto sulle molteplici competenze che ci vengono richieste, specialmente oggi che viviamo in una società complessa e iper-connessa dove purtroppo i ruoli si sovrappongono. I genitori di fronte ad una diagnosi o comunque davanti ad un ipotetico iter di visite diventano diffidenti talvolta mettono in dubbio la professionalità di noi insegnanti. La docente quando evidenzia una difficoltà o un problema  nell'alunno deve comunicare al genitore che non mette in discussione la sua competenza genitoriale, ma che sta cercando di  comprendere i bisogni del bambino e sta cercando di trovare delle strategie utili alla risoluzione dei comportamenti problematici del figlio... E' necessario creare un'alleanza educativa tra scuola e famiglia: in che modo?  Come poter far capire al genitore che il nostro ruolo di educatori è principalmente  a favore del bambino?
Grazie
Consapevole che un'insegnante funge da collante tra genitori e servizi (neuropsichiatria, assistenti sociali, ecc...) spesso rifletto sulle molteplici competenze che ci vengono richieste, specialmente oggi che viviamo in una società complessa e iper-connessa dove purtroppo i ruoli si sovrappongono. I genitori di fronte ad una diagnosi o comunque davanti ad un ipotetico iter di visite diventano diffidenti talvolta mettono in dubbio la professionalità di noi insegnanti. La docente quando evidenzia una difficoltà o un problema nell'alunno deve comunicare al genitore che non mette in discussione la sua competenza genitoriale, ma che sta cercando di comprendere i bisogni del bambino e sta cercando di trovare delle strategie utili alla risoluzione dei comportamenti problematici del figlio... E' necessario creare un'alleanza educativa tra scuola e famiglia: in che modo? Come poter far capire al genitore che il nostro ruolo di educatori è principalmente a favore del bambino? Grazie


    Ambito:
    Autismo,

    Livello Scolastico:
    Tutti

Risposte:

    Risposta dell'operatore Paola Romagnoli in data 27/02/2020
    Certamente è necessario creare un'alleanza, che però non si inventa da un giorno all'altro e soprattutto quando un bambino manifesta problematiche. L'alleanza con le famiglie dei nostri alunni è fondamentale ed è importante costruirla sin dall'inizio del percorso, attraverso un confronto educativo, magari sancito da un patto dove emergano i ruoli e i compiti di tutti.
    Per essere concreta:
    - evitare giudizi di qualsiasi tipo
    - essere consapevoli che i bambini prima di essere nostri alunni sono loro figli
    - non dettare regole ma se mai condividerle insieme con la famiglia
    - rassicurare i genitori sul loro ruolo educativo e sulle eventuali criticità legate al figlio
    - essere empatici
    - raccontare ai genitori ciò che si fa a scuola
    - nel momento in cui si incontra una difficoltà in un alunno è necessario parlarne tempestivamente (magari non subito dopo un mese dall'inizio della scuola ...) con la famiglia ma dandole il tempo di pensare e di verificare (quantificare il tempo può essere utile...)
    - riprendere il discorso e cercare insieme soluzioni (in questa fase non ancora legate ad una ipotetica valutazione clinica)
    Lo scopo è quello di portare i genitori ad essere consapevoli delle difficoltà del figlio. E' un percorso, non sempre facile, da percorrere insieme.






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Pubblicato da: Revire

 

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