L'attivazione dell'insegnamento domiciliare per un alunno con disabilità grave costretto ad una frequenza discontinua per problemi di salute (non di natura oncologica), a quale normativa deve fare riferimento?
In particolare: quali sono le condizioni che devono sussistere per inoltrarne richiesta alla scuola e quale dev'essere, a termini di legge, la risposta dovuta?
Ambito:
Motoria Fisico Sensoriale , Normative,
Livello Scolastico:
Tutti
Risposte:
Risposta dell'operatore admin in data 04/05/2019
L’individuazione del Liceo Statale “Maffeo Vegio” di Lodi, Codice Meccanico LOPM010008, quale Scuola Polo Regionale per la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare in Lombardia potrà fornire le risposte sulle normative, che sono allegate.
L’istruzione domiciliare si propone di garantire il diritto all’apprendimento, nonché di prevenire le difficoltà degli studenti e delle studentesse colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno trenta giorni, anche se non continuativi, durante l’anno scolastico.
In tali specifiche situazioni, l’istituzione scolastica di appartenenza dell’alunno, previo consenso dei genitori e su loro specifica richiesta, attiva un
progetto di Istruzione domiciliare secondo la procedura e i documenti che di seguito saranno precisati. Tale progetto prevede, di norma, un intervento a domicilio del minore dei docenti dell’istituzione scolastica di appartenenza, per un monte ore massimo così previsto:-
- scuola primaria: massimo 4 ore settimanali in presenza
- scuola secondaria di 1^ grado: massimo 5 ore settimanali in presenza
- scuola secondaria di 2^ grado: fino a 6/7 ore settimanali in presenza
Oltre all’azione in presenza – necessariamente limitata nel tempo – è possibile prevedere attività didattiche che utilizzino differenti tecnologie (sincrone e asincrone), allo scopo di consentire agli studenti (in particolare ai più grandi) un contatto più continuo e collaborativo con il proprio gruppo-classe.
In ogni caso, tuttavia, si ribadisce che la scuola dovrà attivare tutte le forme di flessibilità didattica volte a garantire il prioritario interesse degli studenti e delle studentesse, nell’intento di favorire il loro pieno recupero alla vita scolastica, secondo le indicazioni fornite dai sanitari.
L’istruzione domiciliare si propone di garantire il diritto all’apprendimento, nonché di prevenire le difficoltà degli studenti e delle studentesse colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno trenta giorni, anche se non continuativi, durante l’anno scolastico.
In tali specifiche situazioni, l’istituzione scolastica di appartenenza dell’alunno, previo consenso dei genitori e su loro specifica richiesta, attiva un
progetto di Istruzione domiciliare secondo la procedura e i documenti che di seguito saranno precisati. Tale progetto prevede, di norma, un intervento a domicilio del minore dei docenti dell’istituzione scolastica di appartenenza, per un monte ore massimo così previsto:-
- scuola primaria: massimo 4 ore settimanali in presenza
- scuola secondaria di 1^ grado: massimo 5 ore settimanali in presenza
- scuola secondaria di 2^ grado: fino a 6/7 ore settimanali in presenza
Oltre all’azione in presenza – necessariamente limitata nel tempo – è possibile prevedere attività didattiche che utilizzino differenti tecnologie (sincrone e asincrone), allo scopo di consentire agli studenti (in particolare ai più grandi) un contatto più continuo e collaborativo con il proprio gruppo-classe.
In ogni caso, tuttavia, si ribadisce che la scuola dovrà attivare tutte le forme di flessibilità didattica volte a garantire il prioritario interesse degli studenti e delle studentesse, nell’intento di favorire il loro pieno recupero alla vita scolastica, secondo le indicazioni fornite dai sanitari.
Allegati
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Norme vigenti
Descrizione: |
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Descrizione: sito di riferimento USR Lombardia |






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